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Magari l’articolo vi è piaciuto.
Magari siete stati bene.
Magari avete sorriso ai ricordi.
E siete tornati quì con la curiosità di leggere le lettere di altri.
Ma non avete scritto voi.
E come voi non ha scritto nessuno.
Dovete affrontarla la vita ragazzi, giocate, ridete, pensate, scrivete, osate, provate, VIVETE!
Altrimenti nulla ha senso.
Nemmeno il Natale.
Quello che mi ha insegnato la 501st è proprio questo, osare, fare, non fermarsi a pensare.
Se ti fermi a pensare significa che quello che stai facendo non va bene. Quando una cosa va bene, non hai dubbi.
Allora, passate le feste si ricomincia con la solita vita tra lavoro, impegni, figli, famiglia.
Quanti di voi fanno buoni propositi per l’anno nuovo? E quanti vengono mantenuti?
Pochi? Nessuno?
Io non li ho mai fatti, almeno non ad inizio anno.
Perché non servono, perché si dice “farò” dandosi tempo, ripetendo “comincio il mese prossimo” e passano le settimane, i mesi e un altro anno finisce senza aver concluso niente.
Perché si pensa ai buoni propositi in base al tempo che ci aspetta, ai 365 giorni che abbiamo davanti.
E io invece dico che dovremmo fare buoni propositi in base all’anno che è passato.
Perché nell’anno passato, per me come per molti di voi, ci sono stati eventi sia positivi che negativi, ci sono state nuove amicizie, nuove esperienze, novità nella vita che non ci aspettavamo, sogni realizzati e sogni non ancora ma vicini, persone che ci hanno lasciato e persone che abbiamo scoperto, persone che purtroppo si sono ammalate, persone che sono guarite, matrimoni, nascite, amici persi e amici trovati, film attesi usciti al cinema, concerti, feste, compleanni felici, regali inattesi, posti nuovi visitati, vacanze incredibili, vacanze mancate, nuovi acquisti, cose ritrovate, cose (purtroppo) rubate, insomma pro e contro della vita che ci capitano.
E allora come godersi il nuovo anno, e non solo quello, pensando agli altri ma anche a noi stessi? Piccoli gesti per vivere, e convivere, meglio.
Diamo per scontate troppe cose, seguiamo la scia dello stile di vita, delle abitudini generali, delle opinioni della gente, senza pensare veramente a quello che vogliamo.
Ci sono persone in Italica che invece fanno veramente ciò che amano, senza problemi e senza paranoie, e li invidio tantissimo.
Allora per questo 2011 spero di vivere la vita come fanno queste persone meravigliose, che vedo sempre felici, serene, sorridenti, in pace con se stesse, che affrontano la vita come viene, accettando battaglie e sconfitte, apprezzando il buono che gli arriva, la gioia che meritano.
Piccoli gesti, piccole situazioni in cui mi sono ritrovata e mi sono resa conto che devo affrontare in modo diverso.
Se ho sempre sognato di fare una cosa, perché non posso cominciare a farla? Anche se per qualcuno può sembrare stupida, anche se mi sembra che non venga bene, anche se non so come farla.
Se un vestito mi fa sentire ridicola, perché lo devo mettere? Perché non posso indossare solo cose che mi fanno sentire a mio agio?
Forse dobbiamo imparare ad ascoltare noi stessi, imparare a concederci del tempo per noi, a non prendere troppi impegni, perché il mondo non ci può gestire la vita, perché prima di tutto ci siamo noi e meritiamo di darci importanza.
Meritiamo di sorridere.
Se non facciamo del male a noi stessi o agli altri dobbiamo essere audaci, non abbiamo niente da perdere.
Perciò viviamo questa vita, in modo totale, vinciamo la pigrizia, lo scetticismo, il disfattismo, e andiamo.
Non devono esistere frasi come non posso farlo, non voglio farlo.
Andiamo a vedere quella mostra, andiamo al cinema, andiamo ad un concerto, andiamo a visitare l’amico, accettiamo le proposte, proviamo nuovi piatti, nuove cucine, proviamo ad iniziare un hobby che ci è sempre interessato, leggiamo libri, conosciamo nuove persone, scriviamo, che siano poesie, barzellette, storie, disegnamo, cantiamo.
Viviamo nell’era di internet, abbiamo grandi, grandissime possibilità di realizzare i nostri sogni, di conoscere, di imparare, di viaggiare.
Sento spesso la frase “avresti mai detto che da appassionato di Star Wars ti saresti ritrovato ad indossare uno storm?”
Riuscite a realizzare in che realtà stiamo vivendo questa passione per la saga?
Conosciamo gente da altri Stati, Continenti, possiamo parlare con l’amico di Singapore guardandolo in viso grazie alla chat, possiamo arrivare a NY in meno di 10 ore, con l’aereo possiamo attraversare l’Italia in un paio d’ore. Se queste che tempo addietro erano imprese titaniche sono ora realizzabili allora vi giro la domanda.
Perché per lo stesso motivo non possiamo rendere le nostre imprese titaniche più leggere affrontando la vita in modo semplice e ottimista?
Propositi 2011: sorridi, divertiti, sii te stesso.